Viaggi della memoria: proposta di legge per l’istituzione di un fondo per la promozione di queste esperienze

Alla Camera è stata depositata una proposta di legge, che mi vede tra i primi firmatari, per l’istituzione di un Fondo per la promozione dei viaggi di istruzione che sensibilizzino gli studenti sui temi della memoria, della Shoah e, più in generale, della storia del Novecento. 

Conosco bene l’importanza dei viaggi della memoria, perché da sindaca e da assessore provinciale alla scuola, li ho sempre sostenuti e promossi, prendendo anche parte ad alcuni di loro, quando ne ho avuto la possibilità, e viaggiando con i ragazzi. Si tratta di esperienze formative straordinarie che, oltre a “fare memoria”, stimolano una profonda riflessione sulla consapevolezza del nostro essere cittadini europei, con tutte le opportunità che questo garantisce, illustrandone i valori fondanti tramite la visita di luoghi simbolo della storia del Novecento, nel riconoscimento dei valori di cittadinanza, democrazia e libertà su cui si fonda anche la nostra Repubblica. Questi viaggi, inoltre, rappresentano anche un importante strumento di formazione e di crescita personale e collettiva, indispensabili per la costruzione di una cittadinanza consapevole.

In provincia di Reggio Emilia, Istoreco, Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea, tutti gli anni accompagna a visitare campi di concentramento e altri luoghi simbolo della storia del Novecento, più di mille studenti, dopo aver fatto un importante percorso di preparazione per vivere questi viaggi di istruzione nella loro pienezza. Personalmente ho sempre visto classi motivate e studenti attenti, che rientrano poi in Italia con una profondità intensa, una maturità rinnovata e una consapevolezza diventata sapere condiviso. Di fronte ai tanti fatti di cronaca legati ad antisemitimso e razzismo, accompagnare i ragazzi in questi percorsi, viaggi compresi, grazie alla disponibilità dei docenti, che voglio ringraziare anche in questa occasione, diventa indispensabile per costruire una solida coscienza civile, affrontare meglio la nostra storia, mettendone in luce gli aspetti più significativi, e costruire un dialogo che parte dalla memoria, appunto, ma giunge all’attualità, fornendo mappe e strumenti per comprendere meglio quanto accade e ci circonda.

In Senato, il disegno di legge è stato approvato in prima lettura e mi auguro, dunque, che anche alla Camera questa proposta trovi il necessario appoggio.