Punti nascita: il tema in Commissione Affari Sociali

Il mantenimento di una rete capillare di punti nascita è fondamentale e per questo in Commissione Affari Sociali abbiamo approvato una serie di risoluzioni che impegnano il governo su questo argomento. Abbiamo ritenuto importante non limitarci a un’indicazione superficiale sulla revisione degli standard relativi ai punti nascita, allargando il campo degli interventi ad altre iniziative.

Bisogna fare in modo che siano garantiti la sicurezza della donna e del bambino, con servizi e attrezzature adeguate perché il parto sicuro è importante, ma lo è altrettanto poter sostenere il bambino in altri reparti in caso di difficoltà: penso infatti sia necessario rafforzare la gestione complessiva di tutte le fasi, dalla gestazione fino al post-parto, con il potenziamento dei servizi di prossimità per donne e neonati. È importante garantire parto sicuro, ma sui territori va assicurata la prossimità dei servizi per tutto il periodo della gestazione e dei primi anni di vita del bambino e va sostenuto il percorso della genitorialità.

In particolare, abbiamo chiesto al governo l’impegno a ridurre, dove possibile, l’approccio medicalizzato, rafforzando aspetti come informazione, accoglienza, riduzione del dolore e dello stress, accompagnamento dei neogenitori alla cura del bambino, accompagnare le future madri anche con programmi di screening per l’individuazione delle donne a rischio di sviluppare depressione post partum, valutando in ogni fase il benessere psicofisico della donna, favorire la continuità dell’assistenza e l’integrazione tra ospedale e territorio, promuovendo anche l’attività di prevenzione e promozione della salute.

Purtroppo, la maggioranza ha votato contro due precisi impegni in materia di contraccezione e interruzione di gravidanza, dimostrando – ancora una volta – di voler sacrificare sull’altare dell’ideologia il diritto delle donne a veder tutelata la loro salute e il diritto di scelta.