Il Governo è in grado di rafforzare la sanità territoriale?

Il Governo è in grado di rafforzare la sanità territoriale?
Ce lo chiediamo dopo aver ascoltato una relazione del Governo dove si usa ben 67 volte la parola “difficoltà”.
Martedì 6 giugno sono dunque intervenuta in parlamento per una dichiarazione di voto sull’ennesimo voto di fiducia per l’ennesimo decreto perché l’esecutivo ha deciso di non prendere neppure un impegno minimo su un ordine del giorno che chiedeva di chiarire le ambiguità rispetto a un’eventuale rimodulazione dell’obiettivo della Missione 6 del PNRR, relativo al rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture territoriali.
Vorremmo finalmente una parola di chiarezza: il Governo è in grado o no di realizzare tutte le case di comunità e gli ospedali di comunità previsti nel PNRR entro il termine stabilito? Sì o no? Non ci vorrebbe molto a rispondere, ma evidentemente è difficile ammettere le cose per come stanno.
Il Governo nelle settimane scorse ha rilevato come non vi fossero elementi ostativi, eppure da notizie di stampa e dalle relazioni della Corte dei Conti si apprende che sarà molto difficile rispettare tempistiche e impegni, per evidenti elementi di debolezza che riguardano anche i progetti per l’assistenza domiciliare, le Centrali Operative Territoriali (COT) e la telemedicina, tutti strumenti preziosi per realizzare quella medicina del territorio, che con il DM 77 permette di centrare uno degli obiettivi strategici del PNRR.
Inutile dire che siamo molto preoccupati. Non possiamo permetterci di perdere un’occasione storica per rafforzare il sistema sanitario nazionale, a cui questo decreto non riserva alcuna attenzione.