Le “amarezze” sull’alluvione

L’Onorevole Gianluca Vinci, attualmente esponente di Fratelli d’Italia, ha scritto al Resto del Carlino-Reggio Emilia, per dire che “occorre vigilare” sulle richieste di danni seguite all’alluvione. Rivela, l’Onorevole Vinci, di avere “l’amaro in bocca” rispetto ad alcune situazioni segnalate in Comuni reggiani, che non fanno parte della Romagna. Sul tema della vigilanza, non posso che essere d’accordo, tanto che anche sul terremoto i controlli sono stati ferrei e i soldi sono stati spesi solo per la ricostruzione, anche grazie al sistema di Governo che lo ha gestito. Vorrei però ricordare all’Onorevole Vinci che la maggioranza di cui fa parte ha impiegato circa due mesi per nominare un Commissario, tra i cui compiti c’è anche quello di compiere le necessarie e giuste verifiche.
Per quanto riguarda “l’amarezza”, più che a quella dell’Onorevole Vinci a noi interessa quella che stanno provando cittadini e le cittadine romagnoli (ed emiliani), che da settimane ormai aspettano risposte concrete che non arrivano. Perché governare – e lo scrivo visto che nella sua lettera vengo tirata in ballo – è qualcosa di molto diverso dal farsi fotografare su un trattore in tangenziale a Reggio, come da iconica testimonianza dell’allora candidato sindaco per la Lega Nord, Gianluca Vinci, unica e folcloristica performance che di lui si ricorda in città.
Nel frattempo, però, l’Onorevole Vinci potrebbe provare a spiegare ai Comuni che hanno già impegnato 523 milioni di euro dai propri bilanci per opere urgenti, come mai, dopo le tante promesse, dal Governo siano arrivati solo 30 milioni, peraltro relativi agli eventi del 2 maggio (per dare un metro di paragone: dopo otto giorni dal sisma 2012, gli enti locali potevano contare già su 500 milioni). Dopo il primo incontro con il Generale Figliuolo, l’unica cosa chiara emersa è che di fondi stanziati non ce ne sono. Questo è il dramma e la considerazione che si ha della regione Emilia Romagna. I bilanci dei Comuni – soprattutto quelli più piccoli, che hanno già impegnato risorse ingenti per pulire, riaprire strade e scuole, mettere in sicurezza la viabilità, consentire ai cittadini di riprendere la propria vita – sono a rischio di saltare se non arrivano le risorse necessarie, aumentando danno a danno.
Ecco, se vogliamo parlare di “amarezza”, cominciamo da qui.