Sugli sbarchi il completo fallimento del Governo: presto un’interrogazione al Ministro dell’Interno

Sono stata sindaca e, come tale, ricordo molto bene il grande lavoro fatto in questi anni da tutti i Comuni della provincia di Reggio Emilia. Coordinati egregiamente dalla Prefettura, infatti, negli anni abbiamo deciso di sviluppare un sistema di accoglienza diffusa che ha evitato che si creassero tendopoli o altre situazioni abitative degradanti sia per le nostre comunità che per i migranti. Proprio in ragione di questa precisa esperienza, ritengo che l’Onorevole reggiano Gianluca Vinci, quando rivendica il presunto merito di scaricare il tema dell’accoglienza completamente sulle spalle degli enti locali, non sappia minimamente di che cosa sta parlando.
In tema di immigrazione, secondo me è doveroso fare una premessa: ho sentito molto spesso, ultimamente, parlare di numeri triplicati, che è un’affermazione che, pur corrispondendo al vero, non intendo utilizzare perché qui parliamo di persone, di storie, di vite messe in gioco e non di merci o quantità. Detto questo, chi oggi ha responsabilità di governo ha fatto, da sempre, una continua campagna elettorale sulla pelle di queste persone, tra parole al vento e atrocità come il sequestro delle navi delle ONG, le stesse cui ora, incredibilmente, viene chiesto aiuto per cercare di governare un fenomeno letteralmente fuori controllo.
L’azione di questo Governo si è contraddistinta per una totale incapacità, a partire dagli sbandierati accordi con la Tunisia – luogo dal quale si è improvvisamente aperta una nuova rotta – al completo fallimento dei negoziati in sede europea, dove sono stati proprio i reazionari governi amici del nostro, a partire dall’Ungheria, a far saltare ogni ipotesi di ricollocamento. Il risultato è che nel nostro Paese sono arrivate migliaia e migliaia di persone, compresi minori non accompagnati, con numeri impressionanti e senza alcun percorso di accoglienza.
Mentre l’On. Vinci se ne lava semplicemente le mani, sono in contatto con gli enti locali del nostro territorio per capire come meglio procedere e quali istanze e urgenze portare all’attenzione del Ministro dell’Interno, che, nonostante la sua esperienza come Prefetto, sta brillando per assenza. Vogliamo sapere quali sono i numeri reali, quali i criteri di collocamento su base regionale, come si sta operando, quali sostegni sono previsti per i Comuni per gestire questa totale emergenza e tutto questo sarà oggetto di interrogazione.
Quel che è certo è che con il costo della benzina alle stelle, i disastrosi dati sul turismo, la totale incapacità nel gestire ogni singola emergenza, senza un piano coordinato di lavoro, senza idee e prospettive, l’estate sta mettendo drammaticamente in luce la completa inefficienza di questo Governo, i cui costi sono puntualmente scaricati sui più deboli e sui più fragili, siano essi istituzioni ed enti locali o sanità pubblica o, come in questo caso, comunità locali e persone migranti.