Salute: accelerare procedura rimborsabilità farmaco contro tumore Her2Low

Insieme alla collega Simona Bonafè, lunedì 12 settembre ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro Schillaci a sostegno delle 30mila donne affette da tumore del seno Her2Low.
Al momento, infatti, queste pazienti ricevono la chemioterapia e attendono da oltre un anno la possibilità di curarsi con Enhertu, INN-trastuzumab deruxtecan, un farmaco approvato da AIFA sia per la cura del cancro metastatico al seno Her2+ che per Her2Low. Tuttavia, è stato concluso l’iter di rimborsabilità solo per Her2+, lasciando le pazienti colpite dal carcinoma Her2Low sospese fino al termine del nuovo iter che, da quanto si apprende, non sarà prima di febbraio 2024.
Non si comprendono le ragioni per cui sia stato necessario aprire due procedure per la rimborsabilità dello stesso farmaco, con le stesse case farmaceutiche e per lo stesso tipo di cancro, distinto solo per la differenza di proteina HER2 contenuta nel sangue, quando AIFA ha accertato e ratificato che la cura è efficace per entrambi. Enhertu è un chemioterapico di ultima generazione che ha ottenuto risultati mai avuti finora nella cura del cancro metastatico al seno Her2 per quanto riguarda il rischio di progressione della malattia o di morte. Ci domandiamo perché sia stata avviata una nuova procedura – che in media dura più di 400 giorni – ritardando così l’accesso a una cura salvavita per migliaia di donne. Riteniamo sia urgente intervenire per accelerare la procedura di rimborsabilità del farmaco, rendendo immediatamente disponibile questa opzione terapeutica.
Da sindaca ho sempre messo promosso moltissimo le attività legate a “Ottobre rosa” e il sostegno alle pazienti, alle donne operate e in via di guarigione e alle associazioni che sono al loro fianco.
Il mio impegno continua.