Giornata mondiale della dermatite atopica

In occasione della Giornata Mondiale della Dermatite Atopica, giovedì 14 settembre, ho promosso, insieme a ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica), una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per rinnovare ulteriormente la richiesta dell’inserimento della dermatite all’interno del Piano Nazionale Cronicità e in quello dei Livelli Essenziali di Assistenza. Si tratta di un argomento sul quale, nello scorso mese di luglio, ho presentato una specifica interrogazione al Ministro della Salute per la quale sono in attesa di risposta. Infatti, gli elevati costi legati alla gestione della malattia – stimati in circa 8.000 euro annui – sono tutt’ora interamente a carico dei pazienti.

La Dermatite Atopica è una malattia infiammatoria cutanea a carattere cronico-recidivante, che può presentarsi, peggiorando o regredendo, per alcuni mesi, anni o per tutta la vita. La dermatite atopica ha un forte impatto negativo sulla qualità di vita e sulla salute psicologica della persona, arrivando a modificarne radicalmente lo stile di vita: prurito costante, mancanza di sonno, perdita di produttività, autoisolamento, depressione ed ansia, stress e stigma sociale sono solo alcune delle principali condizioni che affliggono le persone colpite. Questa patologia può portare in molti casi alla comparsa di altre malattie atopiche quali asma, rinite allergica, congiuntivite allergica e allergie alimentari; ad essa è legato anche al rischio di sviluppare ulteriori comorbilità, come malattie metaboliche e cardiovascolari.

Concordo, infatti, con quanto sostenuto da Mario Picozza, ANDeA: “Gli obiettivi devono essere sostenere la persona con dermatite atopica e la sua famiglia, sensibilizzare l’opinione pubblica e instaurare un dialogo costante con il mondo politico-istituzionale, per un futuro di salute e benessere per i circa 10mila i pazienti, nel nostro Paese, colpiti dalla patologia: è per loro che il cammino intrapreso dalla nostra associazione non si arresterà, è a loro che dobbiamo un intervento concreto”.

L’incontro ha visto la presenza anche dei rappresentanti delle tre società scientifiche di riferimento per la dermatologia – Francesco Cusano per ADOI, Paolo Romita per SIDAPA e Maria Concetta Fargnoli per SIDeMaST – e ha rappresenta un esempio concreto di come le associazioni pazienti, società scientifiche e istituzioni possano collaborare per migliorare la qualità della vita dei pazienti e garantire un futuro sostenibile al Servizio Sanitario Nazionale, assicurando universalità, uguaglianza e equità nel trattamento delle patologie, senza trascurare alcun paziente e fornendo loro il supporto e l’assistenza adeguati.