Violenze contro gli esponenti sikh di USI: interrogazione al Ministro dell’Interno

Violenze contro gli esponenti sikh di USI: interrogazione al Ministro dell’Interno.

Insieme alle colleghe Lia Quartapelle e Debora Serracchiani ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno in merito alla grave situazione che vede coinvolta l’Unione Sikh Italia (USI) e i suoi rappresentanti, fatti oggetto di ripetute violenze, minacce e atti intimidatori. Tra le vittime di queste aggressioni, anche i rappresentanti USI a Novellara, sede del primo tempio sikh in Italia, il Gurdwara Singh Sabha, che conta più di cinquemila frequentatori abituali, il più importante luogo di culto del sikhismo in Italia. Tali minacce sono state tempestivamente e ripetutamente segnalate alle forze dell’ordine, indicando nomi e generalità degli autori.

Ciò che è molto preoccupante è l’escalation di questi atti di violenza. Nella notte tra il 22 e il 23 settembre, a Novellara, sono state lanciate tre bottiglie incendiarie contro l’abitazione di Iqbal Singh, cittadino italiano di religione sikh, vicepresidente di USI. Già da alcuni mesi, però, i dirigenti dell’USI sono minacciati da parte di sedicenti fazioni sikh probabilmente avverse alla linea di dialogo e integrazione, portata avanti dall’associazione. È quanto accaduto, per esempio, a Pasiano, in provincia di Pordenone: dopo che, lo scorso 6 settembre, ignoti hanno dato fuoco al garage del presidente dell’Unione Sikh Italia, Bajwa Satwinder Singh, provocando danni per decine di migliaia di euro, il successivo 18 settembre, un gruppo di persone si è radunato sotto casa di un esponente della locale comunità sikh, con bastoni, armi da taglio e una pistola, aggredendo il presidente stesso, suo genero e altre persone, comprese alcune donne, e provocando diversi feriti. 

“Esistono tensioni internazionali che sottolineano come la portata di questi eventi abbia cause profonde, che non possono più essere derubricate semplicemente come faide interne”, abbiamo scritto nell’interrogazione presentata al Ministro dell’Interno. Per esempio, il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha accusato New Delhi – al recente vertice del G20 tenutosi proprio in India – dell’omicidio del capo di una comunità sikh, Hardeep Singh Nijjar, avvenuta in British Columbia lo scorso giugno, annunciando inoltre l’espulsione di un diplomatico indiano in Canada.

Di fronte alle ripetute denunce, conseguenti a tali gravi fatti e davanti a intollerabili episodi di violenza che non devono trovare alcuna giustificazione nei nostri territori, interveniamo dunque con urgenza per chiedere al Ministro quali misure stia adottando per individuare e fermare i responsabili di una catena di violenze che sembra destinata ad andare oltre casi episodici e locali. Intendiamo infatti tutelare al massimo la sicurezza e la libertà religiosa degli esponenti di USI, da tempo impegnati in un percorso di integrazione nella società italiana – e la realtà di Novellara ne è uno splendido esempio – ora minacciati da frange estremiste e violente.  Allo stesso tempo, ci poniamo al fianco di tutti i sikh italiani che hanno fiducia nelle istituzioni democratiche e che non vogliono e non devono scegliere tra sicurezza personale, libertà di credo e libertà di vivere appieno la propria cittadinanza.