Test Ngs, 31mila pazienti oncolgici aspettano il finanziamento in Legge di Bilancio: mio emendamento in Commissione
Test Ngs, 31mila pazienti oncolgici aspettano il finanziamento in Legge di Bilancio. Mio emendamento in Commissione Affari sociali.
Sono 31.000 i pazienti oncologici che necessitano di test Ngs nel 2024: è questa una delle emergenze emerse dall’analisi redatta dal Gruppo Multidisciplinare Innovatività (GMI), che, partendo dallo stato dell’arte dell’oncologia di precisione, ha approfondito la sostenibilità economico-finanziaria dell’inserimento nel tariffario LEA dei test Ngs oncologici.
Si tratta di test prioritari in alcuni tumori – polmone, seno, ovaie, prostata, tiroide, colangiocarcinoma – nei quali una corretta profilazione è condizione fondamentale per la prescrizione di una terapia appropriata.
Il documento è il risultato del lavoro di un gruppo che vede come referente scientifico il dottor Carmine Pinto, che ringrazio e che si è già distinto per le analisi che hanno portato alla definizione dei costi della profilazione Ngs nella pratica clinica, recepiti nei Decreti del Ministero della Salute per il colangiocarcinoma e per l’adenocarcinoma del polmone, il cui fondo scade alla fine dell’anno. Appoggio dunque le richieste avanzate dal gruppo di lavoro, tra cui la predisposizione di una griglia di tariffe Lea per la profilazione Ngs in oncologia, a seconda dei geni refertati per la diagnosi, valida per tutte le neoplasie con farmaci autorizzati dal Servizio sanitario, lo stanzionamento di un fondo per l’anno 2024 di 30 milioni per test Ngs a 26.000 pazienti oncologici con neoplasie per le quali sono disponibili farmaci autorizzati, e un ulteriore fondo di 10 milioni per i test Ngs a 5.500 pazienti non trattabili con ulteriori terapie oncologiche efficaci.
Mi sembrano proposte utili per garantire a tutti i cittadini sul territorio nazionale l’equità di accesso a un percorso diagnostico e di cura appropriato e mi impegno a proporre un emendamento a tal riguardo, accompagnato da una interrogazione, perché in Legge di Bilancio sia previsto almeno un finanziamento-ponte in grado di coprire il prossimo anno. Ogni cosa che possiamo fare per affiancare pazienti e famiglie è un investimento che facciamo per tutti, che va fatto, perché è necessario e sostenibile, oltre che doveroso.