Pillola, da AIFA una scelta incomprensibile
Pillola, una scelta incomprensibile: pronta un’interrogazione.
I dati forniti da AIFA dimostrano che in Italia solo una percentuale bassissima di donne in età fertile – poco meno del 20% – utilizza la pillola. Ci sono vari motivi, tra cui la scarsità e difformità dei punti di distribuzione sul territorio e il costo, che va dai 10 ai 25 euro a confezione (quindi al mese). A fronte di questo, per i numeri sulla natalità, dunque, non è certo possibile incolpare l’uso della pillola. Eppure, il consiglio di amministrazione di AIFA, sconfessando quanto richiesto dal comitato scientifico della stessa Agenzia, ha approvato la gratuità della pillola solo per le donne di età inferiore ai 26 anni e solo con ritiro in consultorio o in ospedale (e mettendo svariati altri paletti).
La ratio con cui si è arrivati a un simile compromesso è oscura, anche nell’ottica della promozione della natalità. L’unica motivazione – e questa pare evidente – è sottoporre le donne al controllo sociale rispetto alle scelte sul proprio corpo: in farmacia si può fare e acquistare praticamente di tutto, ma la pillola no. E sappiamo benissimo qual è la drammatica situazione dei consultori, meno della metà di quelli sufficienti e con una distribuzione sul territorio molto differenziata (consultori che, voglio ricordarlo, ancora oggi rappresentano per moltissime ragazze il luogo di accesso alla prima visita ginecologica della loro vita).
Penalizzare le donne, sottoporle al giudizio e al presunto stigma sociale, lasciarle sole di fronte alle decisioni riguardanti la loro vita e, ancora di più, la loro salute: questa la realtà dei fatti. Il resto sono solo chiacchiere di chi a parole si dichiara a favore delle donne, ma poi ogni volta che può le umilia nella negazione dei diritti, nella mancanza di opportunità, nella solitudine e nelle violenza derivanti da relazioni tossiche, nel lasciarle nell’idea di essere senza via di scampo.
Faremo un’interrogazione al riguardo, per capire le motivazioni che hanno portato a questa scelta, prima che il comitato tecnico scientifico di AIFA si pronunci in via definitiva.