Disturbi alimentari, il mio intervento in Parlamento: a fianco del Movimento Lilla

Disturbi alimentari, il Partito Democratico a fianco del Movimento Lilla: il Governo mantenga gli impegni.

Ci sono tre milioni di persone in Italia che soffrono di patologie alimentari come bulimia e anoressia, disturbi che generano spesso situazioni dolorose e complesse anche all’interno dei nuclei familiari e che richiedono una presa in carico precoce e un approccio multidisciplinare. Negli ultimi decenni stiamo assistendo a un progressivo abbassamento dell’età di insorgenza delle patologie, tanto che sono sempre più frequenti diagnosi in età preadolescenziale, prima dei 14 anni e anche nell’infanzia, con un aumento molto significativo: siamo passati dai 680.000 casi circa del 2019 a 1.450.000 casi nel 2022, a significare proprio come questa sia una “epidemia” nascosta, che si deve fronteggiare con una rete di cura del Servizio sanitario nazionale, che in realtà sta retrocedendo.

Questo è quanto ho sostenuto nella dichiarazione di voto che ho fatto in Parlamento, mercoledì 8 novembre.

Purtroppo oggi ci sono poche strutture, con un numero insufficiente di posti letto e una distribuzione non omogenea, che porta ad avere circa 63 centri al Nord e solamente 40 tra Isole e Sud. È nostro compito affrontare la scarsa presenza dei centri specializzati, la loro non omogenea collocazione sul territorio, il numero insufficiente dei posti letto, che non permette una reale, adeguata, e tempestiva presa in carico dei giovani e delle loro famiglie.

Oggi il Movimento Lilla torna in piazza e noi siamo al suo fianco, chiedendo impegni precisi al Governo. Si attui finalmente il codice lilla nei pronto soccorso, venga data piena e completa attuazione a quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, creando un’unica area specifica e autonoma dalla salute mentale e mettendo risorse adeguate, vengano riconosciuti questi disturbi nei LEA, per garantire uniformità ed equità di diritti per tutti.

Con la legge di bilancio del 2022 sono state stanziate risorse importanti, 25 milioni di euro per gli anni 2022 e 2023, che hanno consentito il finanziamento di piani di intervento regionali e provinciali, volti al miglioramento dell’assistenza delle persone con disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Il Governo lavori per rafforzare queste esperienze e non si tiri indietro. È preciso dovere dell’esecutivo dare piena attuazione alle leggi dello Stato e lavorare per implementare e rendere omogenea su tutto il territorio nazionale l’offerta assistenziale, con particolare attenzione all’incremento dei posti letto, volti ad accogliere i ragazzi e le ragazze con disturbi dell’alimentazione. In questo senso, bisogna investire anche sulla scuola e lo sport che sono strumenti e luoghi fondamentali di educazione, formazione, sensibilizzazione e costruzione di relazioni di comunità. Questi sono impegni inderogabili che dobbiamo a milioni di giovani e delle loro famiglie.