Crisi EMS: a fianco di lavoratori e sindacati
Crisi EMS Group, a fianco di lavoratori e sindacati: pronta a portare la situazione all’attenzione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Garanzie e informazioni precise per quanto riguarda i posti, le sedi e le condizioni di lavoro: appoggio in pieno le richieste dei sindacati e sono a fianco dei lavoratori e delle istituzioni locali, impegnate in questa difficile vertenza.
Questi gli obiettivi prioritari da porsi in merito alla situazione critica che riguarda EMS Group, azienda di Montecchio Emilia (RE), che rischia il fallimento a fronte di un ingente indebitamento. EMS Group produce macchine e attrezzature per vetro e beverage&food, oltre a macchine per l’automazione della logistica, ambiti in cui, per complessità tecnologica e valore dei prodotti, sono richieste competenze specifiche.
La situazione è oggettivamente complessa, ma, a fronte di questo, è necessario che le trattative per la potenziale cessione dell’azienda vengano condotte in modo sinergico con tutti gli attori in campo, tenendo nella giusta considerazione i lavoratori e i sindacati. Si tratta di 250 persone – contando anche i 45 dipendenti della sede di Fontevivo, in provincia di Parma, che a gennaio saranno trasferiti nel reggiano dopo la chiusura del loro stabilimento annunciata nello scorso novembre – che, con le loro famiglie, oltre agli altri lavoratori e impiegati dell’indotto, attendono novità in merito. La scadenza della procedura negoziale è slittata al nuovo anno, ma nel frattempo sono state versate le tredicesime, a testimonianza del fatto che l’azienda non è in crisi di liquidità immediata, ma paga i problemi sorti da una gestione che negli ultimi anni ha generato un debito ingente e che non può e non deve essere pagata dai lavoratori. È urgente arrivare a una soluzione per evitare perdita di competenze e di clienti ed è inaccettabile che, in un momento del genere, dal fondo Xenon Private Equity, attuale proprietario della Ems, non trapelino progetti, richieste specifiche e clausole avanzate dagli acquirenti, che pure si sa essere in trattativa. Qui ci sono di mezzo le vite delle persone e meritano rispetto.
Da parte mia, continuerò a seguire con attenzione la vicenda, in contatto con le Istituzioni regionali e locali – in primo luogo con l’assessore alla Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Vincenzo Colla, e il sindaco di Montecchio, Fausto Torelli, che già si sono attivati – e sono a disposizione per portare questa situazione di crisi all’attenzione del Governo e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy.