GPA: pretese indegne dalla Ministra Roccella
Le parole della Ministra Roccella non sono degne di un Paese civile.
Concordo con il dott. Filippo Anelli, presidente della FNOMCeO (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici) rispetto alla pretesa – espressa dalla Ministra Roccella – che i medici denuncino le famiglie che hanno fatto ricorso alla GPA: il medico ha il dovere di curare, un dovere che gli deriva dalla Legge – in primis dalla Costituzione – e dal Codice deontologico, ed è confermato dalla Giurisprudenza, prevalendo su ogni altro obbligo.
Credo che la Ministra Roccella si dimostri così, una volta in più, inadeguata a svolgere il proprio compito. Rilevo anche una generale incoerenza: da un lato, per esempio, si pretende la salvaguardia dell’obiezione di coscienza in merito all’interruzione di gravidanza, ma poi in questo caso si chiede ai medici di farsi delatori al servizio del governo.
Compito di medici e pediatri è non mettere a rischio la relazione di cura e tutelare tutti i bambini, nessuno escluso, a prescindere dalle scelte compiute dai genitori.
Il tentativo – sempre più evidente – è trasformare l’Italia in uno stato autocratico, una “democratura” che colpisce senza ritegno anche i minori. Si preoccupasse, la Ministra Roccella, di sostenere concretamente le famiglie, visto che governo di cui fa parte sta affossando ogni tutela sociale.