Amianto: non abbandonare le famiglie
Giornata mondiale vittime dell’amianto: Governo non abbandoni enti locali, imprese e famiglie.
Lunedì 28 aprile è la “Giornata mondiale in memoria delle vittime dell’amianto“. Si tratta di una situazione drammatica che, purtroppo, conosco da vicino perché nel mio territorio abbiamo assistito a vicende molto dolorose legate a questa sostanza. L’Italia ha messo al bando l’amianto nel 1992, ma siamo ancora lontani dagli obiettivi di bonifica e di tutela per chi vive nei luoghi contaminati, a partire da quelli di lavoro.
La mia interrogazione
Lo scorso mese di gennaio ho depositato un’interrogazione al Ministro del Lavoro e al Ministro della Salute per richiedere di procedere alla stesura di un testo unico sull’amianto, perché l’Italia, negli ultimi 30 anni, ha emanato numerose e importanti norme tecniche in materia, a volte non coerenti tra loro, che vanno necessariamente armonizzate. Nel 2024 risultavano ancora presenti 40 milioni di tonnellate di amianto all’interno di un milione di siti e micrositi, di cui 50mila industriali, 42 di interesse nazionale, oltre a numerosi edifici pubblici.
Ricordare i morti e favorire la prevenzione: una proposta di legge
Questa giornata, dunque, oltre a essere un momento per ricordare i caduti invisibili dell’amianto – a questo proposito ho sottoscritto una proposta di legge a prima firma del collega On. Marco Simiani sull’istituzione di un Museo che onori la memoria delle vittime e che promuova percorsi di prevenzione – deve diventare un richiamo alla responsabilità collettiva e un appello al Governo: gli enti locali, le imprese e le famiglie non siano lasciati soli davanti alle necessità legate alle bonifiche, ai percorsi di cura, ai risarcimenti giudiziari.