“Dopo di noi”, risposte insoddisfacenti
“Dopo di noi”: risposta del Governo insoddisfacente
La risposta fornita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al ritardo del decreto di riparto del Fondo “Dopo di Noi” per gli anni 2024 e 2025 è del tutto insoddisfacente e conferma ciò che da tempo denunciamo: l’incapacità del Governo Meloni di garantire la piena attuazione alla Legge 112 del 2016 e i diritti delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare.
Con questo esecutivo a rimetterci sono sempre i più fragili
In Commissione Affari Sociali della Camera, in merito a un’interrogazione a risposta immediata depositata dal PD, la viceministra Bellucci si è limitata a giustificare l’inaccettabile ritardo con la mancata intesa con le Regioni sui nuovi criteri di riparto del Fondo, tagliato di circa 4 milioni nell’ultima legge di bilancio. Le Regioni, ancora una volta, sono diventate il capro espiatorio di un esecutivo incapace che dimentica decine di migliaia di famiglie, lasciandole nell’incertezza più totale. Siamo a fine luglio 2025 e non è stato ancora pubblicato il decreto per il riparto del 2024, né tantomeno avviato quello per il 2025. Questo significa che i fondi verranno probabilmente utilizzati solo nel 2026, con un ritardo di due anni rispetto alla programmazione prevista: è inaccettabile. Chi aiuterà nel frattempo le persone con disabilità a non interrompere i loro progetti di vita?
E nel frattempo…
Nel frattempo, le persone con disabilità grave restano senza accesso a percorsi fondamentali come l’abitare in autonomia, l’assistenza domiciliare integrata o l’accompagnamento all’uscita dal nucleo familiare. La mancata erogazione tempestiva dei fondi non è solo una questione burocratica, ma una lesione concreta dei diritti di cittadinanza. Per le persone con disabilità assistiamo a una totale mancanza di attenzione da parte del Governo: dai centri estivi, agli ausili ortopedici, al sostegno educativo scolastico, fino alle difficoltà di inserimento lavorativo. Tutto questo è il segno di una politica incapace di farsi realmente carico della fragilità. Dopo i tagli lineari, che sono toccati anche alle disabilità, senza alcun distinguo, il Governo si è limitato a promettere il ripristino della dotazione iniziale, ma questa ennesima promessa verrà mantenuta? Chiediamo di più: la Legge sul Dopo di Noi rappresenta un principio di civiltà che non può essere vanificato con scuse, tagli lineari o presunti scontri istituzionali. Le famiglie meritano di più. Il Partito Democratico continuerà a vigilare, a incalzare il Governo e a proporre soluzioni per garantire che nessuno venga lasciato indietro, soprattutto i più fragili.