A22, bocciata la gara per la gestione
A22, bocciata la gara per la gestione
Il destino della concessione per l’Autostrada del Brennero (A22) resta avvolto nell’incertezza, dopo la bocciatura europea della gara di assegnazione della gestione. Nelle scorse settimane, infatti, è giunta la lettera della Commissione europea con cui si annuncia l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, contestando per intero l’iter adottato dal Ministero guidato da Matteo Salvini.
Un danno per i territori
Si tratta di una situazione che rischia di paralizzare la gestione dell’A22 e lo sviluppo infrastrutturale dei nostri territori, compreso quello reggiano. Per questo ho sottoscritto un’interrogazione parlamentare in Commissione Trasporti, a prima firma della collega trentina, Sara Ferrari. Dopo anni di proroghe e rinvii, la situazione è inaccettabile. La pubblicazione del bando di gara e le successive sospensioni, unite ai rilievi della Commissione Europea, mettono in luce una grave situazione di incertezza causata dall’inefficienza del Governo Meloni e del Ministro Salvini. Tutto questo non compromette solo la continuità gestionale dell’A22, ma anche la programmazione e la realizzazione delle opere infrastrutturali collegate, indispensabili per il territorio.
In provincia di Reggio Emilia
Solo per quanto riguarda la provincia di Reggio Emilia, infatti, i fondi in discussione per le opere di adduzione ammontano a 30 milioni di euro – cifra che arriverebbe fino a 41 milioni circa contando anche il cofinanziamento della Provincia e dei Comuni interessati – per la realizzazione di opere attese da tempo e che interessano i Comuni attraversati dalla arteria autostradale, dalla variante Rolo-Novi, al completamento dell’asse orientale da Correggio a Rio Saliceto, alle opere di completamento o di adeguamento nei Comuni di Fabbrico, Reggiolo e Novellara. Si tratta di investimenti strategici per la competitività e l’attrattività di un territorio che ha un comparto produttivo eccellente, ma che necessita anche di una modernizzazione delle sue infrastrutture.
Il “modello” Autobrennero
L’attuale gestione di Autobrennero ha dimostrato negli anni ottimi risultati in termini gestionali e ha garantito voce e protagonismo ai territori. Non è possibile che questa eccellenza venga ora messa in discussione a causa della confusione politica e amministrativa al Ministero dei Trasporti. Questo stallo, tra l’altro, crea una crescente preoccupazione anche tra i circa 1.000 dipendenti della società Autobrennero, che temono per la qualità e le condizioni della loro occupazione, oggi tutelate da consolidati accordi aziendali.
Obiettivi dell’interrogazione
L’interrogazione ha come obiettivo la difesa del nostro territorio e chiede al Governo di fare immediatamente chiarezza su come si intenda procedere. È indispensabile che il Ministro Salvini garantisca massima trasparenza e tempi certi nella definizione della nuova procedura. Quindi, vogliamo sapere se il Governo intende annullare la gara oppure proseguire, eliminando il diritto di prelazione, che è stato contestato dalla Commissione Europea. L’obiettivo prioritario, ovviamente, è giungere a una soluzione rapida, ma nel rispetto delle normative: la gestione delle autostrade, così come quelle ferrovie, è davvero preoccupante e ci chiediamo se il Ministro Salvini, oltre a impegnarsi continuamente in giro per l’Italia per la sua propaganda di partito, abbia ben compreso quali sono il suo ruolo e i suoi doveri. Forse vale la pena ricordargli che le sue decisioni stanno penalizzando lo sviluppo di interi territori, di imprese, del lavoro e dei diritti dei cittadini che dovrebbe avere l’onore e l’onere di rappresentare al meglio.