Riconoscimento per i soccorritori
Soccorritori: per riconoscimento ufficiale definire standard nazionali di formazione.
La formazione è un tema cruciale per arrivare a definire e istituire il ruolo dei professionisti soccorritori e autisti soccorritori. Oggi il sistema di emergenza-urgenza funziona bene e non va complicato, ma serve garantire uniformità ed equità, con professionisti che abbiano attestati validi su tutto il territorio nazionale, perché la formazione professionale è una competenza regionale e negli anni si sono create disuguaglianze che rischiano di minare la qualità del sistema odierno.
Figure preziosissime
I professionisti soccorritori e autisti soccorritori sono figure preziosissime che non operano solo su emergenza e urgenza, ma garantiscono anche servizi di welfare. Vanno assicurati quindi percorsi formativi vincolati a una standardizzazione nazionale – senza annullare la competenza regionale sulla materia – con ore di formazione e tirocinio sotto cui non si può scendere, per garantire equità e uniformità del percorso formativo stesso. In sostanza vanno garantiti livelli essenziali di formazione, come condizione per potenziare e qualificare ulteriormente un sistema già oggi di eccellenza.
Il mio intervento (e il mio impegno)
Questa la sostanza di quanto ho affermato a “Largo Chigi“, il format in onda su Urania Tv – e che potete vedere qui. Ho aggiunto, inoltre, che il sistema di soccorso non deve avere disomogeneità ed essere presente in modo equo e diffuso. I soccorritori e gli autisti soccorritori sono attori di un sistema allargato a cui va garantito un contratto di lavoro e un’indennità di servizio, riconoscendo il valore sociale dell’attività che svolgono quotidianamente verso gli altri. Sul riconoscimento ufficiale dei professionisti soccorritori ci sono in essere quattro proposte di legge, una a mia prima firma: occorre unire le proposte per arrivare a testo condiviso, dando dignità a tutte le proposte in campo.