Approvato mio odg al “Decreto cultura”

“Decreto cultura”: approvato un mio odg a favore dei teatri.

Nel corso della discussione sul “Decreto cultura” – un provvedimento che presenta molte criticità e che affida al Ministro della Cultura il compito di adottare un nuovo piano per favorire lo sviluppo della cultura, la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e svantaggiate, nonché per valorizzare le biblioteche, la filiera dell’editoria libraria, gli archivi e gli istituti storici e culturali – è stato approvato anche un mio ordine del giorno.

Un impegno a favore dei teatri

Durante l’esame in sede referente sono stati inseriti, tra le finalità del piano, ulteriori azioni: tra queste, riferimenti alla cultura del movimento, alla promozione dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo, alla promozione della digitalizzazione del patrimonio librario e dell’alfabetizzazione digitale, della produzione culturale e artistica giovanile, alla diffusione delle biblioteche scolastiche e delle librerie per bambini. Inoltre, è stata riconosciuta la necessità di coinvolgere il terzo settore nelle attività di rigenerazione culturale delle periferie. Un settore fondamentale dell’infrastruttura culturale del nostro Paese – riferimento prioritario per le finalità indicate – è rappresentato indubbiamente dall’attività culturale dei teatri. Non si può, infatti, ignorare l’altissimo ed esteso valore culturale e artistico dei numerosi teatri storici italiani, presenti non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli comuni, cui sarebbe importante valorizzarne e sostenerne l’attività culturale per le finalità del Piano.

Cosa ho chiesto al Governo?

Di fatto, il mio ordine del giorno impegna il Governo a reperire risorse adeguate per sostenere interventi volti allo sviluppo della cultura come bene comune accessibile e integrato nella vita delle comunità. Nello specifico, per contribuire alla continuità delle iniziative di rivitalizzazione socio-culturale e di promozione e diffusione di iniziative artistiche e culturali, ho chiesto particolare riguardo per i teatri collocati nelle aree interne, nelle periferie, nelle aree disagiate della Regione Emilia-Romagna.

Prosegue, in questo modo, il mio impegno per la promozione e il sostegno dei teatri e delle attività teatrali nella mia Regione, che già mi aveva vista impegnata nel promuovere a loro favore l’ampliamento della lista dei “monumenti nazionali”.